Un salto nella Storia Antica. La Celano Italica.
16 Febbraio 2018
DOSSI E PARADOSSI.
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EROI IN UN PAESE MISERO NELLA RAGIONE.

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La massa rappresenta una congrega mansueta priva di autonomia, incapace di sopravvivere senza un dominatore. Essa si dimostra avida di ubbidienza, piegandosi istintivamente a chiunque si autoproclami signore. La massa agisce in modo impulsivo, instabile e irascibile, essendo in gran parte governata dall’inconscio. A seconda delle circostanze, obbedisce a impulsi nobili o crudeli, eroici o pusillanimi; tuttavia, questi impulsi sono così imperiosi da negare persino l’interesse personale, compresa la stessa autoconservazione. (Sigmund Freud)

Amare la verità in un paese di bugiardi è simile a trovarsi in mezzo all’oceano senza saper nuotare. Un paese così, popolato da gente in malafede, vigliacca e abituata a nascondere la verità, è incapace di riscoprire il sentiero della verità e ancor meno di manifestare il coraggio che ne fa presupposto. Un paese privo di spirito, intelletto e ragione, mancante di cuore e principi, in cui ogni azione è permessa, dove l’istinto prende il posto della ragione, la prepotenza quello della giustizia e l’arroganza quella della cultura. La saggezza viene rifiutata, ei valori etici non riescono a sopravvivere nelle coscienze.

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Un paese corrotto al punto da considerare il vizio come una virtù e la virtù come un difetto è destinata a un triste destino e condannata a perire democraticamente. Potrebbe anche soccombere alla sua decadenza morale, costruita giorno dopo giorno con vigliaccheria e ricusazione quotidiana delle leggi e dei principi morali. Un popolo così deviato nello spirito, abituato all’insincerità al punto da credere al contrario di ciò che osserva, così magnificamente vigliacco da preferire i talenti di Giuda al messaggio di Cristo, pur partecipando a messe e processioni.

Un tale popolo può essere governato solo con il bastone, e infatti lo sarà. In passato, ci sono sempre stati strumenti coercitivi per popoli che offendono la dignità del lavoro, le regole basilari della convivenza sociale, il rispetto per il prossimo e l’amore per il mondo. Questi popoli, governati con il bastone, oltre alla pesante responsabilità di accettare il ruolo di gregge, non potranno mai partecipare appieno alla propria storia, poiché la responsabilità storica è stata assunta dai loro pastori. Avanti, a pascere!

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In Italia, la libertà non esiste più, né fittizia per molti, né autentica per pochi. La maggior parte delle persone non possiede la libertà, poiché non essendo liberi dal bisogno, non possono nemmeno immaginarla idealmente o intellettualmente. Sono costretti a concepire la libertà in modo distorto. I pochi che potrebbero avere un’idea meno contaminata della libertà vengono costantemente soffocati dal voto non libero dei primi o dalle organizzazioni criminali che negli ultimi anni sono diventate così efficienti e precise da sembrare una perfetta organizzazione in uno stato inesistente.

Un governo democratico che costringe le coscienze, spinte dalla necessità, a provare affetto e stima dove spontaneamente nascerebbe solo disprezzo e avversione. Questo modo di governare continuerà finché il popolo non troverà la forza e il coraggio di accettare il sacrificio per riconquistare la propria dignità e non esprimerà con il proprio voto un orgoglio civile per sradicare la casta e affidare il potere ai propri figli più meritevoli.

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In questo mondo, ci sarebbe bisogno del sacrificio di qualche eroe. Oh, gli eroi, povera gente! Come muoiono bene e volentieri gli eroi! Sono davvero fortunati. Essi muoiono per ragioni che gli altri non comprendono e neppure cercano di capire. Gli altri sanno solo che un fesso morì per loro. Ma gli eroi sanno morire in modo così nobile… E poi, solo loro sanno morire con piacere.

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E poi ci sono parole, parole e ancora parole, e commemorazioni. Quante parole e commemorazioni per attenuare la colpa dei vili, degli altri, di tutti gli altri, per fingere un coraggio che non possiedono, per fingere che l’eroe sia stato solo più sfortunato di loro. Ipocrisia! La storia ha bisogno di eroi per poter essere compresa dai vigliacchi. Infatti, il vigliacco non è interessato a guardarsi dentro, ad esplorare la propria anima. Il vigliacco ama guardare dentro l’anima degli eroi. Non ama una storia costruita con i propri sacrifici, ma una costruita con i sacrifici degli eroi.

Oggi in Italia non ci sono più eroi, e quei pochi che sono rimasti, visti i tempi che corrono, non possono più morire con la dolcezza e la bellezza che solo gli eroi possono esprimere. E quindi vivono una vita da cattivi attori recitando la parte dei vigliacchi.

Giancarlo Sociali

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