giovedì, Ottobre 10, 2024

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IL TRATTURO DELLE FATE testoScarica
La Contea dei Marsi completoScarica
La Chiesa della Madonna delle Grazie, non è la chiesa più antica di Celano come da sempre saputo, ma probabilmente è la più antica di tutta la Marsica. Infatti la sua primogenita fondazione risale all’anno 165 d.c. eretta per accogliere i corpi dei SS. Vittore, Giovanni e Stefano prima e dei SS. Simplicio Costanzo e Vittoriano poi. Possiamo benissimo dire quindi, che l’esistenza della Chiesa della Madonna delle Grazie, chiaramente nei secoli rimaneggiata, risale a  quasi 2000 anni fa. Per avvalorare la mia tesi, vi scrivo unbreve sunto tratto dal “LIBRO DE SANTI E BEATI DELL’UMBRIA ( 1661)” – “Vita del Beato Giovanni da Foligno eremita e martire, fondatore della Chiesa & Eremo  di San Giovanni Evangelista di Celano ….” ^^^ A causa delle persecuzioni dei Cristiani, nell’anno 164 nel dì 17 di Settembre, furono ammazzati in un luogo chiamato “Formula” (forse l’odierna “Forma”), a meno di un miglio lontano della Chiesa  Eremitorio, dove habitava il Beato Giovanni con i suoi discepoli, i...
In questa epica terra, la cui storia affonda nelle profondità del mito, le anime degli uomini si elevavano fino al divino. In quei tempi leggendari, essi, erano predestinati all'immortalità, destinati a lasciare un'impronta indelebile tra le maestose montagne, scolpiti non solo dal soffio dei venti, ma anche dalla narrazione delle loro gesta tramandate di generazione in generazione. Spesso, anzi, sempre, ho la percezione di ascoltare queste epiche leggende, udendole nel sussurro del vento tra le foglie degli alberi o nel canto melodioso degli uccelli.
Secondo la versione accreditata dalla storio-grafia locale, la fondazione dell’edificio andrebbe ricondotta entro la metà del Duecento quando Celano venne ricostruita nel sito attua-le dopo che il precedente insediamento sul monte Tino, circa un chilometro a Nord, era stato distrutto nel 1223 da Federico II che aveva risparmiato solo l’antica parrocchiale di San Giovanni Evangelista, nota anche comeSan Giovanni Vecchio, oggi intitolata a Santa Maria delle Grazie Nonostante l’assenza di elementi macroscopici che possano avvalorare una datazione così precoce, in effetti l’abitato sembra essersi distri-buito intorno al piccolo pianoro sottostante il castello, assumendo come baricentro del retico-lo viario proprio la collegiata, che si apre sull’u-nica piazza antica leggibile in un tessuto urbano comunque stravolto da numerose modernizzazioni. La chiesa attuale si presenta tuttavia come un organismo architettonico eterogeneo scaturito da un cantiere dipanatosi in varie fasi che si scalano presumibilmente tra la fine del XIII secolo e gli inizi del XV, la cui leggibilità è fortemente inquinata da due eventi sismici...
Originariamente chiamata San Giovanni Caput Acquae, fu edificata dal vescovo Celanese Pandolfo che nel 1059 vi tumulò le ossa dei Santi Martiri, da allora protettori di Celano. Nel XII secolo la Chiesa di San Giovanni caput Acquae diventò una delle piu importanti chiese feudali della Diocesi della Marsica. Essa era posta a contatto del grande incastellamento di Celanum dei Conti dei Marsi e della vicino Fons Aurea. La chiesa nel Duecento si salva dalla distruzione di Federico II del 1223. Con la nascita della nuova Celano sulla sommità del Colle San Flaviano, l’importanza della chiesa di San Giovanni Caput Acquae viene offuscata dalla nuova Chiesa di San Giovanni Battista costruita all’ interno del centro abitato. I primi interventi architettonici di ripristino si ebbero nel 1200, per volonta' dei Conti Berardi, che fecero ricostruire l'impianto in stile romanico, ampliandone la pianta a tre navate. Gia' nel secolo successivo, la chiesa subì notevoli danni causati  dalle infiltrazioni d'acqua delle vicine sorgenti e dal terremoto del 1348. Dopo di ciò,...
Nacque presumibilmente intorno al 1200, era egli uno de' nobili rampolli della famiglia nobilissima de'Gran Conti de' Marsi. Berardo suo avo usciva dallo stipite de' Conti di Albe; e dal contado di Ocre, al suo dominio soggetto, dato avea il cognome al nostro Gualtieri, che ne ottenne poi la Baronia da Corrado. Percorsa avendo questi un'onorata e lunga carriera nella Corte imperiale di Federico; distinto per talenti, per vaste conoscenze, e per abilità nel maneggio del pubblici affari; Gualtiero è ricordato per la prima volta nel febbraio 1236, con il titolo di magister, come cappellano e messo di Federico II presso la corte del re d’Inghilterra Enrico III, cognato dell’imperatore, dove rimase almeno fino al maggio successivo.  Tommaso firmamus, et praesentis scripti patrocinio communimus. Nel documento poc'anzi citato, si evidenzia che Tommaso de Fossa Abbate di S. Eusanio era nipote del Gran-Cancelliere, ed indubbiamente rilevando da questi due Diplomi la parentela tra la famiglia de...
Chiarito che noi italiani non abbiamo tempo di giudicare i regnanti Inglesi perchè abbiamo già abbastanza problemi a casa nostra; chiarito che le monarchie ad alcuni popoli hanno portato benefici e ad altri lutti e disperazioni; non è giusto che chiunque una volta defunto diventi un santo. Una televisione martellante e ripetitiva è veramente una cosa vergognosa e rivoltante. Mai calzata così bene la classica frase: panem et circenses, solo che di panem ce n'è molto poco, e per il  circenses ci stanno  pensando la Rai, Mediaset & company . Anche se sò benissimo, che il mio scrivere sarà difficile da comprendere, e sarà poco condivisibile da parte di chi pensa ancora oggi che la spedizione dei mille di Garibaldi, sia stata la rivoluzione di un popolo per abbattere un monarca e conquistare la libertà, debbo fare ugualmente un intervento che piacerà a pochi. La prosopopea per la morte della regina d’Inghilterra è imbarazzante. Per chi...

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Facendo mie le parole dell'Onorevole Manna , unico e solo politico a ricercare la verità sull'Unità d'Italia espongo: In Italia, vige tuttora il più ostinato e...

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L'URLO Camminare e in ogni passo seguire le orme dei miei antenati; sentire il rumore dei loro pensieri nutrendomi continuamente nella loro ricerca; sapere di essi è...

E venne la “Guerra Sociale” o Marsa.

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Da Tommaso Brogi , nella "La Marsica antica, medioevale e fino all'abolizione dei feudi", mi corre l'obbligo di rendere leggibili e citare alcuni passaggi:...

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Sono tanti gli angoli della mia  terra, le cui radici affondano in un tempo mitico, il tempo di quando gli uomini incontravano il divino. In quel...

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