TOZZ I VUCCON

Riscrivere il nome di alcuni luoghi delle mie montagne e come risentire la voce di mio padre cresciuto fra esse.  Mio padre, che da ragazzino come molti altri a Celano, sapeva anche il nome dei fili d’erba lungo i pendii.

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Alcuni nomi di essi: SFERRACAVAIJ;  VROTT CAZZ VECCHIJ;  COPP SAN GIORGIJ;  L PZZICAROL;  COSTA  GAIJARD;  LA PRET TRENTATRE’;  I RPUSATUR;  L VRUTTICéLL;  I VALLON SCUR;  JACC MEZZA SERR;  RAV PZZUT;  L PIAZZETT;  VROTTA SANT’AGAT;  FONTR A MEZZ;  LA SPINAR;  VALL MAJUR;  LA SAVCETT;  LA MONN(A);  LA VROTT  I CALATOR;  I MAGUNITT;  I BANCON;  I VAVZ  I LUP;  LA VROTT I BANDIT;  L PNNIMTR;  COST GAIJARD;  L TUMMARéLL;  I PIN; PASS SAN GIORGIJ.

Mi sembra di udire adesso le voci festanti che facevano per dimenticare i morsi della fame. Mi sembra di rivederlo mentre mi raccontava con gli occhi lucidi e lo sguardo triste uno dei  loro migliori passatempi , a “TOZZ I VUCCON”.

TOZZ I VUCCON era un gioco fatto alla SAVCETT.  La “SAVCETT” è il fontanile sopra a “SANDUTTRIN” . Bene questo fontanile era ed è costituito da una lunga vasca  per consentire agli animali di bere l’acqua sorgiva. Essi, gli allora ragazzi,  stozzavano il poco pane che avevano e lo buttavano all’inizio del fontanile, aspettando alla fine di esso  che questi tozzi scendessero, e loro con le mani dietro la schiena cercavano di mangiarne il più possibile immergendo a volte tutta la faccia in mezzo l’acqua.

 

Era un gioco di necessità. Era un gioco che chi vinceva, vinceva i crampi della fame. Era un gioco che rendeva felice e sazio provvisoriamente, perché i crampi della fame tornavano presto tant’era l’acqua ingoiata rispetto al poco pane gettato nel fontanile.

Questo e tanti altri racconti fanno parte della nostra storia di Celano. Della storia di mio Padre, della Mia storia.

Giancarlo Sociali