Salviamo l’arte

“Dovete studiare e imparare per farvi un’opinione vostra sulla storia e su tutto, se la mente è vuota le opinioni uno non se le può fare. Riempitevi la mente, riempitevi la mente. La mente è il vostro tesoro e nessuno al mondo può ficcarci il naso.” (Frank Mc Court – Le ceneri di Angela)

Art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Una persona dovrebbe porsi dei limiti e saper giungere ad un compromesso tra gli interessi della collettività in cui vive. La convivenza civile è appunto l’arrivo al compromesso anche non abbandonando la vivacità del dialogo.

Il bene comune, non è il bene pubblico. Infatti il bene pubblico segue l’interesse subordinato agli orientamenti economici e sociali del governo in carica, mentre il bene comune, rientra fra i diritti fondamentali di ogni individuo, indiscutibile, accessibile a tutti ed immodificabile. Come l’aria, l’acqua, i paesaggi, anche la cultura è un bene inalienabile e non può essere pregiudicata.

Salvare opere d’arte è un po’ come costruire granai pubblici, un pò come mettere il raccolto nei depositi, come riserve contro l’inverno dello spirito. Il problema non è se tutti i cittadini lo vogliano o no; il problema è che tutti devono avere la possibilità di vedere ed ammirare l’opera d’arte.

Chi pensa che avere libero accesso alla conoscenza e dunque alla cultura, sia un diritto minore rispetto a quello di curarsi, studiare, lavorare, riposarsi o migrare, non ha capito una verità elementare del nostro stare insieme come persone civili. Celano possiede un vero “tesoro”, una straordinaria eredità artistica, culturale e naturalistica, nostra grazie ai nostri padri che hanno reso grande la nostra storia.

Giancarlo Sociali