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Vicende politiche a Celano (28 Febbraio 2021)


Buongiorno amici. Mi hanno chiesto di esprimere un’opinione su un giornale locale “Celano Democratica”, ed eccovi l’articolo che appare oggi:

Un cataclisma di queste portate Celano non l’aveva mai subito. Traamministratori, funzionari comunali, liberi professionisti e imprenditori sono 25 le persone colpite da misure cautelari, 56 quelle denunciate.Stando a quanto descritto dai giornali, che sembra abbiano i documenti, il totale dei fondi pubblici destinati alle procedure turbate dagli indagati ammonta a circa 13 milioni di euro. Nel dispositivo si legge che le attività investigative, avrebbero acclarato l’esistenza di un sistema clientelare,nfondato su amicizie, conoscenze con alcuni imprenditori o cittadini, in totale dispregio dei criteri di imparzialità, trasparenza e buon andamento della Pubblica Amministrazione, piegando, di fatto, l’interesse pubblico aquello di pochi. Adesso, occorre esprimere piena fiducia nellamagistratura e solidarietà a chi si è trovato coinvolto senza esserneconscio. La cittadinanza deve mettere in campo tutti gli strumenti per dare una risposta seria ed esaustiva a questo problema. Io tragiustizialismo e garantismo sono convinto che bisogna muoversi e trovare una linea di equilibrio anche se il passaggio è stretto. Dobbiamo avere sobrietà, sapendo che forse oggi questa è minoritaria nell’intero paese, dove gli animi sono molto eccitati e su questo tema alcuni vorrebbero la lotta di tutti contro tutti. Io credo che questa linea di equilibrio sia destinata a crescere nell’opinione pubblica del paese, coinvolgendo tutti nella discussione e nel confronto che si avrà successivamente, Ma, a mio modo di vedere, a Celano, come in tutta la marsica, il problema esiste da anni, non è di oggi. Oramai da molti anni, personaggi entrati nei partiti con un’idea di giurisdizione ottocentesca, di garantismo totale per loro,senza badare alle vere garanzie dei cittadini, convinti che tutto debba per forza essere deciso e condizionato ai loro giudizi, hanno reso la macchina amministrativa un intreccio, una rete aggrovigliata dove anche chi volesse seguire un iter, deve arrendersi, favorendo la crescita della sfiducia verso le istituzioni. La democrazia nostrana ha ucciso il merito e premiato il clientelismo, assegnando in molti casi, compiti e funzioni particolarmente delicate a personaggi messi lì dal politico di turno per fare il proprio comodo ed interesse. Oggi, crediamo di essere liberi, mentre non siamo mai stati così schiavi. Schiavi persino persuasi di poter interpretare la realtà, anche se quella che vediamo è solo un’ombra di essa. Questeschiere di personaggi senza radici, senza cultura, hanno sterilizzato il nostro territorio assaltando le città ed i paesi lasciando un cumulo di macerie. A livello nazionale, non produciamo statisti da tempo indefinito, ma solo piccoli uomini politici faziosi, avvinti agli interessi e alle ambizioni di parte, e vantiamo la peggiore classe partitica europea, la più arrogante, statica e imbelle. Ecco da questo deriva lo stato attuale delle cose. Io spero che il Sindaco Santilli riesca a dimostrare la sua estraneità ai fatti, anche se sembrerebbe impossibile per un sindaco non sapere la direzione che prendono milioni di euro lasciando al suo vice la gestione di tutto. In ognicaso è stato sempre un uomo che ha espresso simpatia per lo meno a me personalmente, e gli auguro sinceramente di riuscire a dimostrare la totale estraneità ai fatti. Un pensiero per lo sconforto totale, va alle famiglie degli indagati, famiglie che probabilmente non avrebbero mai immaginato quanto successo. La maggioranza delle persone è cresciuta in una condizione di prigionia moderna, una prigionia economica che ha trasformato i cittadini in consumatori, dove è possibile, ammesso che si abbia un salario, scegliere tra la miriade di oggetti esposti in un supermercato, ma non essere liberi. Ognuno deve tentare di rompere le proprie catene e, anche se inizialmente la consapevolezza di aver vissutoin una finzione potrà far male, si sarà guadagnato la libertà. Sta a noi ribaltare le cose, passare alla meritocrazia, all’onestà, alla consapevolezza che occorre lavorare tutti insieme con dei sani principi per poter progredire e lasciare ai nostri figli il mondo che meritano e non questo attuale.

G.Sociali.

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